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Infiltrazioni ecoguidate

Le infiltrazioni ecoguidate attualmente sono le procedure mediche più innovative in grado di iniettare all’interno di un’articolazione soluzioni farmaceutiche, per lo più cortisonici locali o acidi ialuronici di diverse viscosità, per il trattamento del dolore causato da fisiologico invecchiamento delle articolazioni (artrosi) o dall’infiammazione temporanea delle stesse, dalle tendinopatie alle borsiti. 

Tutte le articolazioni possono essere trattate con infiltrazioni ecoguidate, ma alcune ne traggono un particolare vantaggio. Sono quelle strutture anatomiche (articolazioni, tendini e muscoli) più profonde, più difficili da raggiungere solo sulla base dell’anatomia e magari vicine a strutture delicate danneggiabili da una iniezione fuori bersaglio. In particolare le articolazioni che giovano di un trattamento mediato dalla guida ecografica sono quelle di più difficile raggiungimento “a mano libera”:
– Anca
– Caviglia e piede
– Gomito
– Polso e mano

Le patologie tendinee maggiormente indicate ad una infiltrazione ecoguidata sono:
– le fasciti o talloniti plantari sostenute dalla spina calcaneare
– le tendiniti calcifiche della spalla, tendine d’achille, Zampa d’oca
– le epicondiliti e epitrocleiti
– le periartriti d’anca

In cosa esse consistono?
Le infiltrazioni ecoguidate hanno una durata di circa 10 minuti e vengono eseguite, in assoluta sterilità, attraverso l’ausilio di un ecografo. Grazie all’ecografo infatti è possibile individuare l’area articolare o tendinea cosicché lo specialista possa eseguire l’infiltrazione con precisione e sicurezza.

Cos’è un’infiltrazione?
L’infiltrazione è una procedura medica che consiste nell’iniettare in completa sterilità un farmaco all’interno di un tessuto utilizzando una siringa ed un ago.
Vi sono tre tipi di classi di farmaci che possono essere veicolati attraverso un’infiltrazione: antinfiammatori, terapie biologiche e acidi ialuronici.

Le infiltrazioni con antinfiammatori
Sono derivati del cortisone. È ormai chiaro che costituiscono un danno se usati cronicamente nelle articolazioni. Non hanno alcun significato se non sono associati ad una terapia correttiva di ciò che ha causato l’infiammazione in una articolazione: infatti ad una infiltrazione di cortisonico spesso viene proposto un programma di fisioterapia. Ancora hanno uno spazio nel trattamento delle patologie infiammatorie croniche laddove, ad esempio, le superfici cartilaginee sono talmente compromesse dall’artrosi oppure non si possono porre indicazioni chirurgiche e il dolore è così intenso che non rimane altra opzione terapeutica. Si utilizzano quindi in circostanze molto specifiche e in quantità molto limitate.

Le infiltrazioni con terapie biologiche: PRP e Cellule Staminali
I PRP ovvero i fattori di crescita estratti dalle piastrine sono tra le terapie biologiche quelli maggiormente in espansione. Da un proprio prelievo ematico vengono estratte le piastrine, opportunamente centrifugate e sterilmente reintrodotte con una infiltrazione in una articolazione affetta da artrosi con la speranza possano creare un ambiente articolare più “favorevole”. Non esiste al momento evidenza scientifica in letteratura che dimostri un risultato certo della loro efficacia nell’artrosi o superiore alle infiltrazioni con acido ialuronico. In particolar modo nessuno studio ha ancora dimostrato una correzione dell’artrosi nei soggetti trattati.

Le Cellule Staminali sono un’altra promettente scelta nell’ambito delle terapie biologiche
infiltrative. Si tratta di cellule non differenziate che possono diventare qualsiasi cellula a seconda dell’ambiente in cui vengono impiantate. La fonte più semplice per ottenere tali cellule è il proprio grasso corporeo: infatti mediante una “liposuzione” è possibile estrarre prima e centrifugare poi, una discreta quantità di cellule utilizzabili nelle nostre articolazioni. La presenza di cellule indifferenziate che possono proliferare correggendo un danno di cartilagine o tendine sono la cosa più entusiasmante che incoraggia nel loro uso. Tale metodica però, come la prima viene eseguita in strutture ospedaliere.

Le infiltrazioni con acido ialuronico: la viscosupplementazione
Si tratta di farmaci a base di acido ialuronico, un “lubrificante” naturale e nutriente di tendini ed articolazioni. Attualmente è il farmaco più utilizzato per le infiltrazioni. L’indicazione principale è l’artrosi di lieve-media entità delle articolazioni. Altre indicazioni sono le infiammazioni tendinee specialmente della cuffia dei rotatori nella spalla.

L’acido ialuronico è il principale nutriente e lubrificante delle articolazioni e fornisce un buon supporto al controllo dei sintomi dolorosi nelle patologie traumatiche e degenerative.
Somministrare infiltrazioni di acido ialuronico a una articolazione malata aiuta a compensare la perdita del naturale prodotto articolare, per migliorarne le condizioni. Ne esistono diverse tipologie distinguibili sulla base della viscosità del prodotto e della modalità con cui il principio attivo viene ottenuto. In linea generale: le basse-medie densità hanno un ruolo antinfiammatorio più spiccato e sono ideali per le tendiniti o per le piccole articolazioni (polso, mano, piede); le medie-alte densità hanno un ruolo principalmente meccanico e sono ideali per le artrosi.
Nel nostro Centro Riabilita FVG si eseguono tali infiltrazioni ecoguidate, laddove indicate, sia come starter o a completamento di un trattamento riabilitativo.

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